Finalmente dopo tre anni di attesa, il Gruppo Astrofili Groane ha partecipato allo Star Party, la manifestazione di astronomia amatoriale più antica d’Italia, quella che si tiene a Saint Barthelemy (AO). Soltanto in una delle tre notti dello Star Party il gruppo è riuscito a partecipare, quella tra sabato 27 e domenica 28 settembre. Anche se le ore sono state poche, le emozioni e i risultati sono stati molti.
La partenza è avvenuta nel pomeriggio di sabato,su due turni per l’esattezza, a causa di impegni di alcuni dei partecipanti. Davide Araldi, Salvatore Calamonici e Davide Milani sono infatti partiti verso le 15:30 del pomeriggio. Dopo alcuni problemi di carico, dovuti all’ingombro della strumentazione, il primo gruppo si è avviato versa la meta. All’arrivo a Saint Barthelemy sono state raggiunte direttamente le piazzole osservative presso l’osservatorio astronomico, dove è stata scaricata la strumentazione astronomica e le tende per la notte.

Attorno alle 18:30 il secondo gruppo, composto da Stefano Seveso, Lorenzo Allard, Niccolò Caricola e Matteo Putti, ha raggiunto il primo gruppo con il resto della strumentazione. Attorno alle 20:30 il gruppo di astrofili aveva finito il montaggio della strumentazione e delle tende, il campo osservativo era finalmente pronto.

Finito di montare telescopi e tende, il gruppo si avviato verso la cena presso uno dei ristoranti del paese. Attorno alle 22:00, finito di cenare era ora di mettersi al lavoro, gli astri infatti brillavano già in cielo. Nella prima fase della serata il set up per il profondo cielo, quello del gruppo astrofili groane, è stato utilizzato per riprendere la nebulosa velo, nella costellazione del Cigno (si veda l’articolo dedicato alla pagina: ngc6960), mentre la strumentazione di Davide Araldi, costituita da un celestron C9 su montatura celestron cgm, è stato puntato sulla nebulosa crescent (ngc6888) fotografando con una canon EOS 500D (file non ancora disponibili).

Altre fotografie a largo campo sono poi state fotografate con reflex canon con semplici cavalletti, cercando di impressionare la magia della Via Lattea.


Alcune delle reflex sono state utilizzate per impressionare il moto delle stelle, puntando l’obiettivo verso nord:

Nella prima fase della nottata fotografica, durata all’incirca fino alle 02:30 del mattino, gli strumenti non hanno dato molti problemi, le guide funzionavano quasi alla perfezione, pochi file, infatti, in fase di elaborazione sono stati scartati.
La seconda fase della serata ha visto invece come protagonista la grande nebulosa di Orione: M42 (si veda il link della pagina dedicata: M42). Durante questa fase, durata all’incirca 2h30min, è stata lanciata una sequenza in automatico e il tempo necessario all’acquisizione dei file è stato sfruttato per riposare quel paio d’ore necessarie per riprendere le energie.

Anche se non si può dire che di riposo si è trattato, a causa del fatto che c’erano 5°C con il 98% di umidità che alle prime luci dell’alba aveva inzuppato letteralmente gli strumenti, alle 05:00 del mattino si è ripreso a lavorare sui telescopi, per acquisire gli ultimi file necessari a calibrare le immagine: i flat field.

Finito di registrare i file necessari, il gruppo si è avviato per la colazione e successivamente si è concesso una visita alla zona espositiva della manifestazione. Al termine della visita c’è stato il rientro a casa.