Domenica scorsa è stata una bellissima giornata autunnale piena di sole. Quanto è piacevole quel teporino quando la temperatura non è altissima e la radiazione elettromagnetica ti sfiora dolcemente senza mai surriscaldarti.
E in questo pomeriggio così piacevole sono stato sorpreso da un fenomeno ottico abbastanza frequente ma che non conoscevo per non aver mai avuto la fortuna di poterlo osservare. Si tratta del fenomeno dei Pareli (Parelio, al singolare), più conosciuti come “cani solari” ed è dovuto alla rifrazione della luce ad opera di cristalli di ghiaccio sospesi nell’aria costituenti i cirri, ovvero nuvole formatesi nella troposfera quindi ad elevate altitudini (da 5 a 13 Km alla nostra latitudine).
I pareli si manifestano come piccoli arcobaleni (la lunghezza d’onda più vicino al sole è quella del rosso mentre gli altri colori si trovano verso l’esterno) quasi puntiformi a circa 22° o più ai lati del Sole. In particolare la distanza dei pareli dal Sole cresce al crescere della sua altezza sull’orizzonte e si trovano perfettamente alla sua stessa altezza.
Eccone un paio foto scattate da Cesate alle ore 16:00 tramite iPhone 5S.